IPERTENSIONE ED EPISTASSI
L’epistassi (sanguinamento dal naso anche detta rinorragia) è una comune problematica che talvolta può essere seria e causare notevole emorragia specie quando di origine posteriore.
In generale (oltre il 90% dei casi) le epistassi si originano dai vasi venosi (a bassa pressione sanguigna) della mucosa delle fosse nasali e non da quelli arteriosi (ad alta pressione) quindi, eccetto rari casi specifici, l’ipertensione arteriosa NON causa l’epistassi. Però quando un paziente adulto si reca al pronto soccorso per persistente sanguinamento dal naso, la misurazione routinaria della pressione arteriosa può mostrare valori elevati o anche molto elevati meritevoli della definizione di “crisi ipertensiva”. L’aumento dei valori pressori è quasi sempre la CONSEGUENZA dello stato di allarme e del disagio dell’ansia causati dal sanguinamento. Questa condizione acuta “stressante” attiva il sistema nervoso simpatico il quale spesso non fa altro che versare “benzina sul fuoco” ovvero catecolamine che a livello sistemico determinano un aumento pressorio anche nel normoteso ma che hanno anche maggior effetto nell’iperteso. Spesso infatti un paziente non sa di essere iperteso e magari lo scopre in condizioni come queste. Viceversa altre volte il paziente sa di essere iperteso e magari assume anche farmaci per la riduzione della pressione ma almeno i due terzi di chi assume farmaci per la pressione non ha una pressione “normalizzata” e ogni qualvolta che vi siano condizioni sovrapposte (come l’epistassi, stress acuti o sbacuti di vari origine, mancanza di sonno, eccessi alimentari ecc.) la pressione fa un ulteriore balzo in alto presentandosi anche come “crisi ipertensiva”.